Pratyahara: " ritiro", l'atto di ritrarre, ma anche "riassorbimento".
Consiste nella facoltà di liberare l'attività sensoriale dall'influenza degli oggetti esterni. Ossia nel corso di tale pratica i sensi, anziché proiettarsi verso l'oggetto, rimangono assorti in se stessi . Non per questo però il "ciita" (mente, intelletto) perde la sua facoltà di avere rappresentazioni sensoriali .Il "citta" in definitiva, grazie a Pratyahara , alla sottrazione dell'attività sensoriale al dominio degli oggetti esterni, rispecchia esattamente e direttamente la realtà, senza più servirsi del filtro sensoriale.
Tratto da "Enciclopedia dello yoga"
Stefano Piano
Ed. Promolibri
VEDI ANCHE:
Il primo stadio dello Yoga: YAMA
Il secondo stadio dello Yoga: NIYAMA
Il terzo stadio dello Yoga: ASANA
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