Ha e Tha indicano
le due polarità maschile e femminile: l’entità cosmica, assunta come energia,
concetto già presente nella tradizione vedica dove è stato indicato con il
termine Brahman, si manifesterebbe nell’essere umano come energia
sessuale.
La trance estatica,
epilogo del processo yogico, è considerata l’atto conclusivo di un processo di
trasformazione dell’energia sessuale in energia psichica e quindi dell’energia
individuale in energia cosmica.
Il procedimento
psicofisico attraverso il quale si realizza la trasformazione è l’atto
sessuale.
Lo Hatha Yoga comprende
sette metodiche: una comportamentale, Satkarman (atti
purificatorî); tre corporee, Asana (positure), Mudra (movimenti),
Pranayama (sospensione dell’atto respiratorio); tre psichiche, Pratyahara
(inibizione delle percezioni sensoriali), Dhyana (presenza
percettiva di un unico oggetto), Samadhi (processo della trance
estatica).
Come si vede, rispetto
al Raja Yoga vi è un incremento delle metodiche corporee ed una
semplificazione delle metodiche comportamentali e psichiche.
Il Satkarman corrisponde
a Yama e Niyama. L’Asana, dall’unica positura originale
del Raja Yoga, il Siddhaasana, si moltiplica nello Hatha Yoga in
decine di positure costituenti in alcuni casi dei veri e proprî esercizî di
contorsionismo.
Ad esse aggiunge i Mudra
(movimenti corporei). Il Pranayama porta nello Hatha Yoga ai
limiti fisiologici la metodica di sospensione del respiro già presente nel Raja
Yoga.
[…]
Il Raja Yoga è
considerato la tradizione classica dello Yoga perché comprende teoricamente le
altre due tradizioni fondamentali, il Kriya e lo Hatha.
Infatti,
essenzialmente, il Kriya è uno sviluppo dello Yama e del Niyama;
lo Hatha dell’Asana e del Pranayama.
L’inclusione del Kriya
Yoga nel Raja Yoga è testimoniata dalla sua citazione specifica nel
trattato classico del Raja Yoga, gli Yoga Sutra, che considera il
Kriya Yoga una parte del Niyama 18.
La derivazione dello Hatha
Yoga dal Raja Yoga è testimoniata dal documento più importante della
tradizione Hatha, la Hatha Yoga Pradipika 19.
Il Raja Yoga è
considerato la tradizione classica dello Yoga anche perché presenta la gamma
più estesa ed articolata di metodiche psichiche, che sono in definitiva
ai fini yogici quelle conclusive.
Come abbiamo visto,
infatti, le metodiche psichiche Raja sono il Pratyahara, il Dharana,
il Dhyana, il Samadhi. Nella tradizione Hatha manca la
metodica Dharana.
Le metodiche psichiche
del Kriya Yoga non presentano dal punto di vista tecnico una particolare
specificità, consistendo praticamente in atteggiamenti psichici di devozione
che si possono considerare essenzialmente dei rituali religiosi.
Il Raja Yoga è
considerato infine la tradizione classica dello Yoga perché presenta nella sua
tradizione letteraria il trattato espositivo più completo e sistematico,
l’unico di tutta la tradizione yogica che si può definire effettivamente scientifico,
su tutte le metodiche yogiche, con particolare riguardo a quelle specificamente
psichiche: gli Yoga Sutra.
Tratto da:
G. C. Giacobbe - La psicologia dello Yoga
Nota: ho cambiato l'impaginazione ed aggiunto il grassetto per facilitare la lettura.
vedi anche:
Le tradizioni dello Yoga: Kriya Yoga
photo credit: i-nacho via photopin cc
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