mercoledì 26 febbraio 2014

YOGA IN TOSCANA

Luogo ideale e fantastico per assaporare la pratica yoga nella sua completa totalità: corpo, spirito, mente.
Il paesaggio, i colori, i profumi, tutto favorisce le capacità sensoriali per trovare il giusto collegamento con il nostro vero sé. Ciò che muta rimane nella memoria delle nostre cellule e riaffiorerà...
Lasciamo che la pratica yoga lavori a diversi livelli, senza preoccupazione e senza avidità di raggiungere.
Ci porteremo in VAL D'ORCIA alla fine di maggio.
Iscrizioni aperte.

Le tradizioni dello Yoga: Hata Yoga



Lo Hatha Yoga costituisce uno sviluppo in direzione corporea del Raja Yoga.
Ha e Tha indicano le due polarità maschile e femminile: l’entità cosmica, assunta come energia, concetto già presente nella tradizione vedica dove è stato indicato con il termine Brahman, si manifesterebbe nell’essere umano come energia sessuale.
La trance estatica, epilogo del processo yogico, è considerata l’atto conclusivo di un processo di trasformazione dell’energia sessuale in energia psichica e quindi dell’energia individuale in energia cosmica.
Il procedimento psicofisico attraverso il quale si realizza la trasformazione è l’atto sessuale.
Lo Hatha Yoga comprende sette metodiche: una comportamentale, Satkarman (atti purificatorî); tre corporee, Asana (positure), Mudra (movimenti), Pranayama (sospensione dell’atto respiratorio); tre psichiche, Pratyahara (inibizione delle percezioni sensoriali), Dhyana (presenza percettiva di un unico oggetto), Samadhi (processo della trance estatica).
Come si vede, rispetto al Raja Yoga vi è un incremento delle metodiche corporee ed una semplificazione delle metodiche comportamentali e psichiche.
Il Satkarman corrisponde a Yama e Niyama. L’Asana, dall’unica positura originale del Raja Yoga, il Siddhaasana, si moltiplica nello Hatha Yoga in decine di positure costituenti in alcuni casi dei veri e proprî esercizî di contorsionismo.
Ad esse aggiunge i Mudra (movimenti corporei). Il Pranayama porta nello Hatha Yoga ai limiti fisiologici la metodica di sospensione del respiro già presente nel Raja Yoga.
[…]

Il Raja Yoga è considerato la tradizione classica dello Yoga perché comprende teoricamente le altre due tradizioni fondamentali, il Kriya e lo Hatha.
Infatti, essenzialmente, il Kriya è uno sviluppo dello Yama e del Niyama; lo Hatha dell’Asana e del Pranayama.
L’inclusione del Kriya Yoga nel Raja Yoga è testimoniata dalla sua citazione specifica nel trattato classico del Raja Yoga, gli Yoga Sutra, che considera il Kriya Yoga una parte del Niyama 18.
La derivazione dello Hatha Yoga dal Raja Yoga è testimoniata dal documento più importante della tradizione Hatha, la Hatha Yoga Pradipika 19.
Il Raja Yoga è considerato la tradizione classica dello Yoga anche perché presenta la gamma più estesa ed articolata di metodiche psichiche, che sono in definitiva ai fini yogici quelle conclusive.
Come abbiamo visto, infatti, le metodiche psichiche Raja sono il Pratyahara, il Dharana, il Dhyana, il Samadhi. Nella tradizione Hatha manca la metodica Dharana.
Le metodiche psichiche del Kriya Yoga non presentano dal punto di vista tecnico una particolare specificità, consistendo praticamente in atteggiamenti psichici di devozione che si possono considerare essenzialmente dei rituali religiosi.
Il Raja Yoga è considerato infine la tradizione classica dello Yoga perché presenta nella sua tradizione letteraria il trattato espositivo più completo e sistematico, l’unico di tutta la tradizione yogica che si può definire effettivamente scientifico, su tutte le metodiche yogiche, con particolare riguardo a quelle specificamente psichiche: gli Yoga Sutra.


Tratto da:
G. C. Giacobbe - La psicologia dello Yoga


Nota: ho cambiato l'impaginazione ed aggiunto il grassetto per facilitare la lettura.

vedi anche:
Le tradizioni dello Yoga: Kriya Yoga
photo credit: i-nacho via photopin cc