giovedì 26 dicembre 2013

UNA PAUSA... per riprendere i sensi

Cari amici e praticanti yoga, prendersi una pausa è importante e significativo come praticare insieme per fare un percorso. La qualità della nostra pratica yoga sta nella connessione con noi stessi.
Quante volte ci capita di non essere presenti ai segnali che il corpo ci invia?

Jon Kabat-Zinn nel suo libro: "Riprendere i sensi" (ed.Corbaccio) ci esorta a riscoprire tutti i nostri sensi perché di fatto il mondo stabilisce un contatto attraverso gli occhi, le orecchie, il naso, la lingua, il corpo e anche la mente. Spesso siamo "fuori contatto" che significa non prestare attenzione a ciò che mangiamo, non sentiamo più il profumo della terra umida dopo la pioggia, perfino nel toccare gli altri non ci rendiamo conto di quali sentimenti si trasmettono.

"Esaminiamo questo fenomeno anche solo osservando di tanto in tanto la nostra vita interiore ed esteriore: ben presto ci appare piuttosto chiaro che siamo quasi sempre fuori contatto. Siamo fuori contatto rispetto ai sentimenti, alle percezioni, agli impulsi e alle emozioni che proviamo, ai nostri pensieri, a quello che diciamo, perfino al nostro corpo. In genere questo è dovuto al fatto che siamo perennemente preoccupati, persi nella mente e nei pensieri, ossessionati dal passato o dal futuro, consumati dai progetti e dai desideri, distratti dal nostro bisogno di essere intrattenuti, manovrati dalle aspettative, paure e brame del momento, e tutto questo per abitudine e senza esserne consci. Ecco perché siamo incredibilmente fuori contatto con il momento presente, l'attimo che realmente ci si sta presentando, ora."

Estratto dal capitolo : "L'attenzione : perché è tanto importante? "
Jon Kabat-Zinn
Ed.Corbaccio

sabato 7 dicembre 2013

Il quinto stadio dello Yoga: PRATYAHARA

Pratyahara: " ritiro", l'atto di ritrarre, ma anche "riassorbimento".
Consiste nella facoltà di liberare l'attività sensoriale dall'influenza degli oggetti esterni. Ossia nel corso di tale pratica i sensi, anziché proiettarsi verso l'oggetto, rimangono assorti in se stessi . Non per questo però il "ciita" (mente, intelletto) perde la sua facoltà di avere rappresentazioni sensoriali .Il "citta" in definitiva, grazie a Pratyahara , alla sottrazione dell'attività sensoriale al dominio degli oggetti esterni, rispecchia esattamente e direttamente la realtà, senza più servirsi  del filtro sensoriale.

Tratto da "Enciclopedia dello yoga"
Stefano Piano
Ed. Promolibri

VEDI ANCHE:
Il primo stadio dello Yoga: YAMA
Il secondo stadio dello Yoga: NIYAMA
Il terzo stadio dello Yoga: ASANA

lunedì 2 dicembre 2013

Le tradizioni dello Yoga: Kriya Yoga



Le tradizioni
Lo Yoga non presenta un’unica forma ed un’unica tradizione.
Abbiamo in effetti diversi tipi di Yoga.
Le tradizioni yogiche sono parecchie e tendono a moltiplicarsi, ma tre tradizioni fondamentali si sono affermate nel tempo e da esse le altre tradizioni hanno tratto la loro origine.
Esse sono il Kriya Yoga, il Raja Yoga e lo Hata Yoga.
Le origini storiche di queste tre tradizioni fondamentali sono ordinatamente successive, come testimoniano i documenti letterarî loro inerenti.
  •  La Bhagavad Gita, la prima testimonianza che riguarda il Kriya Yoga, è databile al V-I sec. a.C.
  •  Lo Yoga Sutra, il primo trattato sistematico del Raja Yoga, risale al II sec. a.C. oppure al V sec. d. C.
  •  La Goraksa Sataka, la prima esposizione dello Hatha Yoga, è probabilmente dell’XI secolo d.C. La sua esposizione più compiuta, lo Hatha Yoga Pradipika, è datata 1629.

Ad una successione temporale delle tre tradizioni fondamentali corrisponde una loro successione esperenziale: dall’esperienza spontanea dell’estasi mistica del Kriya Yoga si passa all’induzione scientifica della trance estatica del Raja Yoga e da questo alla sua variante “corporea” dello Hata Yoga.

l tentativo di fondare una tecnica capace di riprodurre intenzionalmente lo stato di estasi mistica sperimentato durante i riti religiosi senza fare ricorso allo stesso rito o all’uso di droghe ha dato probabilmente origine inizialmente al Kriya Yoga.
Kriya significa “pratica”: in questo caso indica la pratica di vita, il comportamento quotidiano.
Il Kriya Yoga può essere infatti definito uno yoga comportamentale.
Esso non richiede sedute particolari ed uso di metodiche specifiche, bensì l’adozione di comportamenti ed atteggiamenti psichici atti ad indurre l’estasi mistica.
Tali comportamenti ed atteggiamenti psichici hanno quindi il fine di indurre uno stato di autosuggestione in cui si istituisca un’identificazione del soggetto con la cosmicità, sostanzializzata idealmente in un’entità metafisica e più precisamente nella divinità.
Un’analisi psicologica anche soltanto superficiale del rito religioso aveva infatti posto in rilievo le sue due caratteristiche fondamentali: la concentrazione e l’iterazione.
Ed infatti, come vedremo più compiutamente nel Raja Yoga, sono proprio la concentrazione della percezione su un oggetto (Dharana) e l’iterazione della percezione di un medesimo oggetto (Dhyana), ad
innescare il processo dell’autoipnosi (Samadhi) che sfocia nella trance estatica (Kaivalya).
L’oggetto della concentrazione e dell’iterazione percettiva era nel rito religioso la divinità: tale rimane nel Kriya Yoga.
La divinità in tutte le sue possibili rappresentazioni, dall’immagine materiale al concetto astratto, dall’individuazione personale all’impersonalità cosmica, è il fulcro oggettuale intorno al quale ruota tutta la metodica psichica del Kriya Yoga.



Tratto da:

Nota: ho cambiato l'impaginazione ed aggiunto il grassetto per facilitare la lettura.

Image Credit: Isabella Sanfelici

sabato 9 novembre 2013

Il quarto stadio dello Yoga: PRANAYAMA

Pranayama è qualcosa di più di un semplice esercizio di respirazione perché implica l'attivazione, l'armonizzazione e l'intensificazione dell'energia nascosta della forza vitale, chiamata PRANA.
Senza prana non c'è vita. Prana è il veicolo della coscienza e l'energia della materia. Lo scopo della pratica di pranayama è di arrivare a padroneggiare il movimento interno del prana .
Se è vero che incameriamo costantemente prana attraverso il cibo e l'aria, altrettanto costantemente lo espelliamo con l'azione fisica, lo sforzo mentale, l'attività emotiva. Se ne fuoriesce più di quanto ne entri, allora ci sentiamo stanchi e più facilmente soggetti alle malattie. L'obiettivo fondamentale di pranayama è di assicurare un adeguato ingresso di prana tramite l'apparato respiratorio. Pranayama ci permette di assimilare più prana dall'aria che respiriamo e quindi di accrescere la nostra energia fisica e mentale. I polmoni e il sistema nervoso devono essere abbastanza elastici e stabili da sostenere l'accresciuto afflusso di prana; se non lo sono, l'eccesso può diventare pericoloso e portare squilibri fisici e mentali. Lo scopo è di migliorare l'ossigenazione, la purificazione e la circolazione del sangue e della linfa. La respirazione ha due funzioni.
Quella esterna è lo scambio tra sangue e aria nei polmoni; quella interna lo scambio di gas tra sangue e ogni cellula del corpo.Quando facciamo entrare aria nei polmoni, le cellule immettono anidride carbonica nel sangue venoso. Quando facciamo uscire aria dai polmoni, le cellule assimilano ossigeno dal sangue. Per purificare ogni cellula dalle sostanze di scarto e fornire l'ossigeno necessario, dobbiamo respirare a pieni polmoni. Più profondamente respiriamo maggiore sarà la quantità di ossigeno che si renderà disponibile alle cellule, che si rinvigoriranno: e così tutti gli organi vitali, il sistema nervoso e le cellule adibite a compiti specifici diventeranno più efficienti. E noi staremo meglio.

Tratto da: Lo Yoga
Godfrey Devereux
Mondadori

VEDI ANCHE:
Il primo stadio dello Yoga: YAMA
Il secondo stadio dello Yoga: NIYAMA
Il terzo stadio dello Yoga: ASANA

martedì 8 ottobre 2013

Benvenuti ai corsi di Yoga !

Finalmente mercoledì sono iniziati i corsi Yoga! Sì, in effetti per chi pratica yoga non c'è vacanza, pausa, sospensione. Si pratica sempre! Perché la pratica yoga è uno stile di vita. Se siamo giù di energia, stanchi demoralizzati, dobbiamo ritrovare il contatto con noi stessi.
Allora non pensiamo troppo, prendiamo il nostro tappetino yoga e umilmente incominciamo a praticare gli asana che ormai conosciamo. Se iniziamo con rispetto e umiltà, scopriamo la sacralità che esiste in noi.
Se riconosciamo questo per noi, lo riconosciamo nell'altro.
La nostra vita può sempre aprirsi verso nuove scoperte. Non abbiamo paura di metterci in gioco.
La scienza dello Yoga è così antica e ricca dell'esperienza dei saggi yogi che a noi basta una sola traccia per ampliare e modificare il nostro stile di vita.
Per ora
Shanti
Vilma

domenica 22 settembre 2013

Rossella Baroncini - Gravità, respiro, ritmo: la spina nella pratica delle asana (seminario 24 novembre 2013 e 30 marzo 2014)


24 novembre 2013 e 30 marzo 2014
 ROSSELLA BARONCINI
Gravità, respiro, ritmo: la spina nella pratica delle asana

Associazione Centro Yoga studio Brixia
Via Nazario Sauro 2b  Brescia

Orario: 9,30 accoglienza - 10,00-13,00  seminario yoga
13,15 buffet - 14,15-16,30 seminario yoga

Costo della giornata Euro 50,00

Per informazioni ed iscrizioni vilma.galli@fastwebnet.it
Cell.3395923425                       www.yogastudiobrixia.it

Per chi viene in autostrada uscita Brescia ovest,percorrere la tangenziale direzione Val Trompia,Ospedale .Quando la strada si allarga nelle vicinanze di un semafor ,tenere la destra per via Franchi,proseguire e attraversare il semaforo .Al secondo semaforo (via Veneto )girare a destra e successivamente a sinistra(si vede una  edicola )Via rossetti , proseguire diritti Via Nazario Sauro 2b .

Rossella Baroncini insegna yoga dal 1987,il suo studio è a Firenze in Borgo Albizi 15  è insegnante affiliata alla YANI. Per altre informazioni: www.rossellabaroncini.com 
Attività professionale disciplinata ai sensi della L14.1.13 n.4 (G.U. 26.1.13 n.2)

venerdì 13 settembre 2013

Il terzo stadio dello yoga: ASANA

Asana, il terzo stadio dello yoga, è un termine che descrive la serie di posture fisiche che costituiscono parte integrante della pratica yoga. Che differenza c'è tra un asana e un esercizio di stretching?
Questa è la domanda più frequente  Il primo è caratterizzato da una cambinazione di allineamento fisico e consapevolezza mentale, il secondo è pura e semplice ginnastica. Una posizione diventa ASANA quando si stabilisce il corretto allineamento tra tutte le parti anatomiche e l'attenzione è rivolta all'interno del corpo nella sua totale interezza. Le tensioni giocano una forte trazione sulle ossa e sulle articolazioni, compromettendo la correttezza delle posture. Questo compromette e intensifica lo squilibrio muscolare, destinando ad alcuni muscoli un maggior carico di lavoro rispetto ad altri. La percezione del nostro sé fisico si  attua proprio su questi modelli di  squilibrio posturale.
Allineare il corpo in maniera corretta, richiede un grande sforzo di attenzione, ha un grande potere sulla mente.
Risveglia l'intelligenza, unifica mente e corpo. Questa armonizzazione psicofisica è il primo frutto dello yoga così tangibile, attuato da sé stessi per opera dello yoga .

lunedì 9 settembre 2013

Il secondo stadio dello yoga: NIYAMA

Niyama, secondo stadio dello yoga, comprende le cinque caratteristiche fondamentali che stanno alla base della pratica yoga. Queste caratteristiche forniscono il carburante che mette in moto e guida lo yogin lungo il suo cammino. Indicano l'atteggiamento che adottiamo nei confronti di noi stessi.
Sauca: purezza, pulizia. Ha un aspetto esterno e uno interno. Il corpo va nutrito con cibi salutari, deve essere una fonte di forza e di energia. La purezza mentale viene perseguita con la pratica di yama. La purezza dell'agire giunge quando la mente e il corpo sono completamente assorti nel proprio compito; non c'è separazione tra attività fisica e mentale. Esercitarsi nelle pratiche yoga serve a ben poco se lo si fa con mente assente o desiderando di essere altrove.
Samtosa: contentamento. La capacità di accontentarsi di poco è essenziale nello yoga. Invece di lamentarci per qualcosa che non va, accettiamo ciò che è accaduto e impariamo da esso. Se non ci accontentiamo non riusciremo a darci la motivazione necessaria per creare quel silenzio e quella tranquillità essenziali nella pratica yoga.
Tapas: impegno. Tapas è tutto ciò che facciamo per mantenere il corpo in forma. Letteralmente significa "scaldare il corpo" e, così facendo, purificarlo. Le pressioni e le distrazioni della vita sono così forti e frequenti che i loro effetti non possono essere evitati in altro modo che correggendo continuamente la direzione della nostra consapevolezza perché non devii dal presente.
Svadhyaya: conoscenza di sé, indagine, avvicinarsi a qualcosa. Cioè studiare sé stessi. Lo yoga invita a leggere i testi antichi perché abbiamo bisogno di punti di riferimento. Gli Yoga Sutra di Patanjali possono aiutare.
Isvarapranidhana: la resa,deporre. Arrendersi ai metodi dello yoga. Con la regolarità della pratica questa resa diventa sempre più naturale, anche la preoccupazione di costruirci sicurezza e felicità.

mercoledì 4 settembre 2013

Il primo stadio dello yoga: YAMA

YAMA è l'osservanza dell'autocontrollo psicologico. E' il primo stadio dello yoga perché a tutte le nostre azioni sono sottese delle motivazioni. Yama comprende cinque tendenze di controllo, che non sono comandamenti morali assoluti ma sostegni psicologici per una mente salda, senza la quale non si otterrebbe nello yoga alcun progresso.
Yama ci rende consapevoli della natura potente e automatica del desiderio. Una volta consapevoli della tirannia distruttiva del desiderio, impareremo presto a lasciarlo andare semplicemente vedendolo per quello che è: una patata bollente.
Ahimsa: non fare violenza. Significa trattare gli altri con attenzione e considerazione, e anche trattare con gentilezza se stessi .
Satya: verità, onestà. Fa parte dell'onestà esaminare le proprie azioni, parole e pensieri e trattenersi dal distorcere in alcun modo la verità.
Asteya: non rubare, non prendere ciò che non ci appartiene.
Brahmacarya: continenza, meglio ancora è l'invito a instaurare relazioni che aiutino a camminare verso la verità suprema.
Aparigraha: non desiderare, prendere solo ciò che  è necessario e non sfruttare a nostro vantaggio le situazioni.

Secondo gradino dello yoga: NIYAMA

lunedì 2 settembre 2013

IL CORSO DI YOGA ADATTO A TE! (2)

Per ritornare sulle domande più frequenti rivolte dal neofita all'insegnante di yoga.
Godfrey Devereux, nel suo libro "Lo yoga ", scrive: "Lo yoga è bello per tre motivi. Innanzi tutto non richiede altro che ciò che già abbiamo: corpo, mente, cuore (oltre naturalmente alla volontà di esercitarsi e a una guida esperta). Non occorrono né un'attrezzatura né un luogo speciale, né null'altro del genere: solo un po' di spazio e un po' di tempo. In secondo luogo, lo yoga produce i suoi effetti non appena si comincia a praticarlo, e con il passare del tempo tali effetti si fanno più profondi, finché la mente e il corpo si disciplinano così armoniosamente da cancellare la confusione e il dolore, rimpiazzandoli con una generosa, inconfondibile sensazione di felicità. Infine tutti possono praticare lo yoga  e riuscire bene. Non è richiesto alcun particolare tipo di talento, intelligenza o creatività. E' accessibile a chiunque abbia voglia di praticarlo e di applicarvisi con costanza, indipendentemente dall'età, dalla salute e dalle capacità motorie."

Introduzione al libro "Lo yoga"
Godfrey Devereux
Oscar Mondadori.

domenica 1 settembre 2013

IL CORSO DI YOGA ADATTO A TE!

Molte persone mi scrivono che questo anno vogliono provare a fare un corso di yoga.
Io rispondo: "Perchè volete incominciare un corso di yoga?"
Pensateci! Non rispondete subito. Forse non è ancora il momento giusto, oppure adesso è arrivato il momento! E' importante farsi la domanda, anche se non c'è una risposta chiara.
L'inizio di ogni nostra attività necessita di entusiasmo, voglia di scoprire, mettersi in gioco.
Lo yoga è per tutti, soprattutto per le persone non adatte alle palestre, non competitive.
Il bello dello yoga è la scoperta di sé. Senza pregiudizi.

Le nostre lezioni di prova :
18 settembre ore 9-17-18,30-20,10
19 settembre ore 18,30
20 settembre ore 9,30 17,15
21 settembre ore 10-17

Danza Orientale
19 settembre ore 19,45

GIOCAYOGA
10 ottobre ore 16,30
bimbi da 5/11 anni

Abbigliamento comodo,portare un telo.

Vilma 339 5923425
Giulia 347 7363616

L'ALBERO DELLO YOGA. B.K.S. Iyengar

"In tutte le posture yoga sono richieste due cose: il senso di orientamento e il centro di gravità.
Molti di noi non pensano al senso di orientamento, eppure in ogni postura sono indispensabili sia il senso di orientamento sia il centro di gravità. Per mantenere il centro di gravità, tutti i muscoli devono essere in equilibrio fra loro. Se c'è una tensione eccessiva in alcuni muscoli, anche il centro di gravità si sposta. Forse però, per la vostra insensibilità, potreste non accorgervene. Insensibilità infatti significa che una parte del corpo è intorpidita, che non ha consapevolezza, ed è proprio in quel punto che ha inizio il dolore. Mentre eseguite la postura può darsi che non proviate dolore, ma il dolore viene dopo. Come mai in quel momento non sentivate il dolore? Prendete per esempio il dolore alla schiena che si prova dopo una postura piegata in avanti  come pachimottanasana. Se avete questo problema, la prossima volta che eseguite questa postura, fate in modo che una gamba tocchi il pavimento e l'altra natica sia appena sollevata, e che mentre un muscolo sacro-iliaco si distende all'esterno, dall'altra parte si distenda anche la parte interna del muscolo. Ciò è dovuto al fatto che un muscolo è sensibile e l'altro no; ciascuno di loro si muove infatti a seconda di come sono sviluppate la loro memoria e la loro intelligenza.

Lo sforzo, la consapevolezza e la felicità
Tratto da "L'albero dello yoga "
B.K.S. Iyengar
Ubaldini

giovedì 4 luglio 2013

Brescia Benessere - 27/28/29 Settembre - Brescia

Anche quest'anno YogaStudioBrixia sarà presente Brescia Benessere.

"Dal 27 al 29 settembre 2013, presso il Brixia Expo si terrà Brescia Benessere, organizzato dalle Associazioni Project Zen e Body Mind Center.

Un percorso di 3 giornate nella conoscenza teorica e pratica delle discipline bio-naturali, della Medicina Complementare e Tradizionale ed altre scienze quali la Fisica Quantistica, le Neuroscienze, l’ambito psico-spirituale [...]."

Qui trovate la mappa con le indicazioni per raggiungere Brescia Expo.


Veniteci a trovare e condividete questo post se vi va!

sabato 1 giugno 2013

La dinamica della respirazione. Yoga anatomy

"La cellula, particella più elementare di ogni essere vivente, rappresenta un'ottima fonte di apprendimento dello yoga,i cui concetti più essenziali possono essere desunti proprio dall'osservazione della forma e della funzione cellulare. La cellula è l'elemento più piccolo di cui sono costituiti tutti gli esseri viventi,dalle piante unicellulari agli animali in cui le cellule presenti sono nell'ordine di diversi trilioni.
Il corpo umano, costituito da circa 100 trilioni di cellule, nasce come una singola cellula fecondata.
Ogni cellula si compone di tre parti: la membrana cellulare, il nucleo e il citoplasma. La membrana separa l'ambiente esterno, da cui la cellula trae il nutrimento necessario, da quello interno della cellula stessa, che comprende il citoplasma e il nucleo. I nutrienti penetrano attraverso la membrana cellulare e, una volta all'interno, vengono metabolizzati e trasformati nell'energia necessaria alla vita della cellula. Da queto processo vengono generate delle scorie che la cellula elimina attraverso la membrana cellulare. L'impossibilità da parte della cellula di trarre nutrimento o di elimare scorie ne determina la morte per mancanza di nutrimento nel primo caso e per tossicità nel secondo. L'assunzione di nutrienti da parte degli esseri viventi è un concetto fondamentale per comprendere il significato del termine PRANA, che sta ad indicare il nutimento di un essere vivente. PRANA non è soltanto ciò che assumiamo come nutrimento, ma è anche l'azione attraverso la quale questo nutrimento viene assunto .
Naturalmente esiste una forza complementare.Il concetto complementare del PRANA è l'APANA, che indica tutto ciò che viene eliminato da un essere vivente,oltre ad indicare l'eliminazione stessa delle scorie.
Sono questi i due termini,PRANA e APANA che descrivono le attività essenziali della vita."

Tratto da : YOGA anatomy
Leslie Kaminoff
ed.Calzetti Mariucci.

PRATICARE INSIEME : mercoledì 5 giugno

PRATICARE INSIEME
Mercoledì 5 giugno ore 19,45 tutte le classi di yoga possono unirsi per condividere e sviluppare empatia,energia,solidarietà yogica.
Al termine della pratica condivisa  cena al ristorante birreria Bavarese .
Prenotazioni.
Vi ricordo gli approfondimenti yoga di giugno.
Date degli incontri:

  • 10-11-12
  • 17-18-19
  • 24-25-26

Prenotazioni.

martedì 14 maggio 2013

EVENTI YOGA : per approfondire la pratica e rinnovare il piacere della scoperta di sè.

Approfondimenti a giugno :


  • Lunedì 10: "Il respiro, la concentrazione, la stabilità"
  • Mercoledì 12: "L'equilibrio è sempre una ricerca"
  • Lunedì 17: "Il radicamento e la stabilità"
  • Mercoledì 19: "Il respiro e tecniche di rilassamento"
  • Lunedì 24: "La percezione e l'ascolto nella pratica yoga"
  • Mercoledì 26: "La scala degli otto gradini nel Raja yoga"

Pratica di sequenze yoga .

Orario degli incontri:

  • 09,30
  • 17,00
  • 18,30
  • 20,10


Prenotazione telefonica.

domenica 5 maggio 2013

"Guardare dentro da una finestra" tratto da "Lo yoga nella vita"

Proseguiamo nella scelta di acune pagine del libro di Donna Farhi.

"Quello che impariamo sul materassino da yoga lo possiamo trasporre in tutte le attività della giornata.
Quando ci infuriamo e ci ritroviamo sul punto di dire qualcosa di dannoso,ci fermiamo e stabilizziamo il respiro; anche quando siamo eccitati, depressi, infastiditi o impazienti ci fermiamo e stabilizziamo il respiro. E così quando entriamo in stato di choc o di panico sappiamo istintivamente regolarizzare il respiro. Ciò non significa necessariamente che smettiamo di sentirci sconvolti o impazienti, significa che grazie al respiro prendiamo consapevolezza che i nostri sentimenti e le nostre emozioni hanno dietro di sè uno sfondo neutro."
Capitolo IX - pag.124.
Donna Farhi.
ed Corbaccio.

venerdì 3 maggio 2013

"Lo yoga nella vita" spunti dal libro di Donna Farhi.

"Il potere che ha lo yoga di modificare schemi di comportamento apparentemente inamovibili e di risvegliare il corpo, la mente e il cuore a nuove possibilità. Non importa chi siamo o per quanto tempo ci siamo trincerati in comportamenti autodistruttivi: la pratica quotidiana dello yoga ha il potere di metterci di fronte alla nostra fondamentale bontà innata e a quella degli altri. Riscoprire chi siamo in realtà nel nostro nucleo ci spiana la strada a fare esperienza della connessione con gli altri al livello più elementare. Questa capacità di connessione sta al cuore della pratica detta Yoga. Vivere in uno stato di unione non è un concetto esoterico né una qualche indefinita sfera superiore a cui possono aspirare solo persone di grandissima intelligenza: è l'apertura di un cuore, che rende capaci di provare tenerezza, gioia e dolore senza reprimerli. E' l'apertura della mente a una consapevolezza che abbraccia invece di escludere; è il riconoscimento, immediato e spiazzante, della nostra fondamentale uguaglianza. E' la pratica di osservare con chiarezza, ascoltare con udito fine e rispondere con abilità al momento presente con tutta l'empatia di cui siamo capaci. Ed è un tornare a casa con il corpo e nel corpo,perché è soltanto nel corpo che possiamo fare tutte queste cose."
Capitolo I  - pag 10.
Donna Farhi.
Ed Corbaccio.

Alcune fotografie...

... da oggi si inaugura una nuova serie di post dove potete rivedere fotografie recenti, meno recenti e per tutti i gusti. I post avranno scadenza rigorosamente irregolare :) . E' stata poi creata una sezione apposta nella barra sotto il titolo.
Buona visione!

India

Natale 2011 - 1

Natale 2011 - 2

Natale 2011 - 3

venerdì 26 aprile 2013

YOGA & GYROKINESIS

Domenica 5 maggio dalle ore 10 alle 12, ultimo incontro con Claudia per sperimentare ancora una volta il Gyrokinesis.

Il connubio con lo yoga ci permette di aprirci ad un più ampio e profondo ascolto di sé.
Le posture yoga insieme al respiro profondo donano energia e quiete interiore .

Prenotazione telefonica
Vilma

sabato 13 aprile 2013

E' arrivata la primavera!

Carissimi praticanti yoga, oggi finalmente sentiamo il profumo della primavera!
Questo solletica le narici e stuzzica il nostro sistema nervoso. Sentiamo il bisogno di muoverci all'aria aperta .

Il primo incontro sarà il 19 maggio con una bella passeggiata a Santa Maria del Giogo. Faremo una pratica di asana sull'erba e pranzo al sacco . Saliremo da Polaveno così tutti possono partecipare.

Domenica 25 maggio pratica yoga sotto gli ulivi del Garda alla Cascina San Zago a Salò.

venerdì 22 marzo 2013

Riflessioni: "L'intuito"

L'intuizione è una qualità che appare in un momento, quando siamo alla ricerca ,quando non ci bastano le risposte convenzionali e automatiche. Per coloro che fanno un cammino nello yoga,ciò può accadere chiaramente durante un momento di meditazione, durante la pratica del respiro e ancora nella pratica di asana .
Cosa accade ad un pittore colpito dall'intuizione? Si apre un altro "stato d'essere": il IV stato per lo yoga .

Secondo le UPANISAD noi viviamo a diversi livelli di coscienza:
STATO DI VEGLIA, STATO DI SONNO CON SOGNI, STATO DI SONNO SENZA SOGNI, e un quarto stato TURYA =UNIFICAZIONE.

L'intuito dà l'accesso a questo passaggio.

venerdì 15 marzo 2013

L'intuito nella pratica yoga .Domenica 17 marzo

Con Rossella Baroncini, allieva unica e speciale di Vanda Scaravelli, allieva e amica di IYENGAR.
Vive e insegna a Firenze, questo è il secondo incontro a Brescia.
Il tema :"L'intuito nella pratica yoga" è di grande interesse per coloro che amano scoprire sempre, nella loro pratica, quella voce interiore che lascia "fare" gli asana piuttosto che sentirsi impegnati al "dover fare".
Vi aspettiamo domenica 17 ore 9,30 /16,30.
Buffet compreso .
contributo 50

lunedì 4 marzo 2013

YOGA & GYROKINESIS domenica 10 marzo

Ecco il prossimo incontro YOGA & GYROKINESIS:

Domenica mattina ore 10/12.

Un bel connubio per sperimentare corpo-respiro-mente liberi da condizionamenti e sviluppare radicamento e stabilità.
Vi aspettiamo !
ore 10/12 e aperativo per coloro che si sono impegnati!

Vilma & Claudia

venerdì 8 febbraio 2013

Ripartire con lo yoga

Perchè ripartire dalla pratica yoga?
Ripensate all'inizio, quando avete incontrato, magari per caso, il corso di yoga adatto a voi! Questo permette a tutti di fare un piccolo bilancio: dare/avere. Naturalmente se siamo stati generosi con noi stessi possiamo dirci soddisfatti. Ma nulla va perso nella pratica yoga, anche se siamo stati alterni o ci siamo allontanati per un certo periodo. Quando ritorniamo sul nostro tappetino tutto si ricompone e la distanza si annulla .

Programmazione:

- Seminario alle terme di Abano: 21/24 febbraio
- Incontri YOGA & GYROKINESIS :10 marzo ,7 aprile ,5 maggio
- Seminario con Rossella Baroncini: 17 marzo "L'intuito "
- Yoga in passeggiata: 19 maggio
- Pratica yoga tra gli ulivi del Garda alla Cascina San Zago: 25 maggio
- Seminario in Val D'Orcia 6/9 giugno
- Incontri di pratica a tema: giugno, luglio, agosto, settembre.

giovedì 17 gennaio 2013

Yoga Porte Aperte

Sabato 26 gennaio manifestazione Yoga Porte Aperte in collaborazione con Y.A.N.I associazione insegnanti yoga .Milano
Programma :ore 10 pratica yoga energetica
ore 16,30 danza orientale
ore 17,30 pratica yoga per principianti
ore 18,30 il respiro nella pratica yoga.
Lezioni gratuite con prenotazione telefonica